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Bonsai Ginepro

Il Ginepro, in Giappone, è una delle piante più usate nella pratica di coltivazione bonsai. Si tratta di un’essenza molto amata dai maestri bonsaisti, che negli eventi e manifestazioni legate alle esposizioni di bonsai presentano spesso alberi di ginepro in competizione. Il Ginepro infatti si presta alla realizzazione di bonsai dalla forma particolare, molto affascinante, cosa che non tutte le altre essenze possono. E’ inoltre una pianta molto resistente agli agenti atmosferici e alle stagionalità del clima, e quindi è adatta anche a neofiti, senza rischio di soffrire di colpi di secco tipici dell’arte bonsai in estate o di colpi di gelo in inverno.

Varietà di Bonsai Ginepro

Ginepro Itoigawa

Tra le essenze di ginepro maggiormente lavorate a livello di bonsai molto ricercate sono le cinesi Itoigawa e Shimpaku, spesso ritrovabili in vendita nei negozi specializzati e negli e-commerce di Bonsai. Itoigawa è originario della Cina e del Giappone, in natura raggiunge i 4 metri di altezza, dotato di squame piccole e di colore verde intenso.

Bonsai Ginepro Sardo, e i Bonsardi

Anche la Sardegna data la sua natura tipica da Macchia Mediterranea si presta alla crescita di Ginepri spazzati dal vento che crescono sulle rocce, in situazioni tipiche simili al giappone in zone di mare(Vedi Okinawa) I Bonsai di Ginepro sardo sono quindi una varietà molto amata dai bonsaisti, date le caratteristiche particolari della parte lignificata e degli aghi. Rinomati in Italia i “Bonsardi”, realizzati da Maurizio Puma proprio in Sardegna, e così come il Ginepro realizza anche Mirto, Corbezzolo, Lentisco, pino d’Aleppo, Elicriso.

Ginepro Bonsai Procumbens

La varietà di Ginepro Procumbens(Ginepro Nano) vegeta soltanto ad ago, non pungente e piccolo cortissimo. Non piace a tutti i bonsaisti questa tipologia, ma ognuno ha i suoi gusti e anche il Procumbens trova il suo spazio di fan.

Cura


Suolo, illuminazione e irrigazione

Si tratta di una conifera, quindi richiede di essere collocato in pieno cielo, in modo che la chioma possa sempre essere inumidita dalla rugiada della notte, oppure se si posiziona in luogo coperto è bene nebulizzare costantemente. E’ bene scegliere un ambiente ventilato e luminoso. Nel periodo primaverile richiede il sole pieno, per permettere alla nuova vegetazione di crescere rigogliosa, e ai rami di lignare in maniera energica. In piena estate è bene mantenere una posizione ombreggiata, oppure mantenere la posizione a sole pieno, coprendo però il vaso per evitare che non si surriscaldi la terra e di conseguenza le radici, che devono essere sempre in un microclima fresco. Una temperatura elevata potrebbe in questo caso inibire l’attività delle radici, causando marciume. In autunno, come per la primavera, è bene mantenere la pianta a luce piena, in modo di completare il periodo vegetativo in maniera adeguata. D’inverno il Ginepro può tranquillamente rimanere all’esterno data la sua resistenza, basta però proteggere il vaso dalle gelate, sempre per mantenere stabile la temperatura delle radici.

Annaffiatura

L’innaffiatura va fatta con cura, abbondantemente e a distanza di 2 3 volte di seguito, in modo di far assorbire alla terra tutta l’acqua fino in fondo. Questo deve avvenire quando il terreno è asciutto. Inoltre questa essenza ama molto la nebulizzazione della chioma, che va fatta con costanza. E’ bene fornire il sottovaso di ghiaia umida per mantenere sempre una situazione di equilibrio di umidità per la salute costante del Ginepro.

Fertilizzante

La concimazione deve essere costante per tutto il periodo di vegetazione, in primavera prima estate, e dopo l’estate fino a metà ottobre, ed è consigliato usare fertilizzanti a lenta cessione.

Rinvaso

E’ consigliato rinvasare il Ginepro ogni 3 o 4 anni, facendo attenzione particolare alle radici. Come periodo di rinvaso è bene operare da Novembre a Marzo. Bisogna ridurre di un terzo le radici grosse, mantenendo invece le radici fresche e piccole appena spuntate, facendo attenzione di ridurle soltanto di poco. Deve essere un’operazione da svolgere velocemente, in assenza di vento e senza sbalzi eccessivi di temperatura, per mantenere le radici capillari ed evitarne l’essicazione. Come tipologia di substrato, il Ginepro deve avere un drenaggio adeguato, quindi Akadama da usare in primis, oppure Kiryu. Effettuare il rinvaso solo quando la pianta è in salute, e in caso di inverni rigidi, proteggere il vaso in caso di rinvaso effettuato di recente. Appena effettuato il rinvaso, è consigliabile nutrire la chioma con una soluzione di acqua e vitamina B, per una durata massima di quattro settimane. Se si è in primavera, si può poi procedere alla concimazione.

Potatura e Pinzatura

Video Potatura di My Bonsai Journey
La potatura è consigliabile in inverno, la stagione di riposo vegetativo. Nella fase di potatura è bene per evitare stress alla pianta non prevedere un rinvaso a ridosso della potatura, in modo di mantenere la pianta in equilibrio e buona salute. Da evitare le potature troppo eccessive, che causano in genere la crescita di foglie ad aghi, che producono un bonsai di ginepro brutto da vedere. Come tutte le operazioni di potatura vanno comunque eliminati i rami che si sviluppano in verticale, o che si incrociano, e quelli che crescono verso l’interno della pianta, o all’ombra di un altro ramo, ma comunque dipende spesso dal nostro gusto e dallo stile che si vuole dare al bonsai. Va usata comunque la pasta cicatrizzante per medicare i tagli di potatura.

Pinzatura

La pinzatura va fatta con le mani, e il fine è quello di mantenere i palchi separati e la pianta in ordine. Non vanno usate forbici, perché se tagliati con forbici diventano marroni le scaglie rovinando l’estetica dell’albero. Quindi vanno eliminati i ciuffi che escono dal profilo del bonsai disequilibrando la forma e l’estetica. Se dopo la pinzatura dovessero apparire foglie ad ago, non vanno rimosse perché se ne favorirebbe la ulteriore rinascita.

Prezzi

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